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C'eravamo già stati nel 2013 a Caronia, base del sostro socio Miro, dove lui teneva il suo Motorfalke I-AUAD magistralmente consegnatogli in volo da Franco Bonaga che per la prima volta in vita sua ha fatto un volo così lungo e superpianificato e da allora é diventato un esperto di volo in Motorfalke, tanto da prenderne

uno tutto per lui. Comunque tornando a noi, Miro, dopo aver volato a lungo con il Motorfalke ha deciso che era troppo limitato per le sue ambizioni di trasvolatore oceanico, per cui a forza di cercare qualcosa che andasse bene per le sue pretese, è riuscito a trovare un Fournier RF5 giusto girato l'angolo, dalla parte opposta dell'Europa, in quel di Calais .... (Francia) un migliaio di Km francesi e circa 1200 italiani. Naturalmente per organizzare l'acquisto la cosa é stata organizzata proprio nel periodo giusto: le vacanze di Natale dello scorso anno, con il desiderio impellente di volarci subito .....

Con l'aiuto di un mio caro amico francese,Thibaut, pilota militare con abilitazioni su un po' di tutto, l'aereo é stato portato fino da noi ad Envie dopo due o tre tentativi falliti a causa della meteo. E siamo a Marzo. Per una serie di cause che non sto a raccontare, l'aereo rimane da noi fino all'estate, con Miro che frigge perché non ci può volaere e che chiama ogno due giorni per sapere come sta il suo aereo ..... penso che nemmeno al suo primo figlio sia stato così in apprensione!

Nel frattempo che l'aereo é rimasto da noi abbiamo fatto tutte le pratiche per la registrazione in Italia, così adesso non si chiama più F-PCOL, ma I-GNAM. Intanto stavamo già pensando di organizzare un nuovo raid fino in Sicilia, e con l'occasione al ritorno passare in Puglia a salutare un amico, detto e fatto per l'inizio di Agosto, previa serie di telefonate nei vari campi per verificare la possibilità di rifornire e dormire da qualche parte. Cos' il primo Luned' di Agosto, di prima mattina ci prepariamo per la prima parte del volo di trasferimento, per la solita rotta Envie - Pavullo - Terni - Benevento.

Partenza al mattino presto da Envie, con una pista perfetta e finalmente dopo almeno cinque anni senza il muro di granturco in fondo alla testata Sud, destinazione l'aeroporto di Pavullo, via diretta sulle montagne, al di fuori di qualunque spazio controllato senza bisogno di chiamare nessuno, un volo bellissimo, con un cielo limpidissimo ed una leggera foschia in fondo alle valli, senza altri in volo data l'ora. Siamo in 6, Miro con il suo RF5, Roberto "Bobi" sul suo RF3, Renato "Rompilo" sul secondo RF5, con Robert "Rob" volovelista olandese nostro ospite, Ed, un amico pilota inglese, sul secondo RF3 ed io, Eugenio, sul mio RF4.

Eccoci arrivati a Pavullo, un bell'aeroporto in mezzo alle montagne, un po' difficile per chi non ci é mai stato, infatti a momenti perdiamo Ed che si era infilato in una valle laterale (in effetti non é facile, il sottovento si fa praticamente dietro una cresta che non permette di vedere l'aeroporto) comunque ci arriviamo tutti senza problemi. Veloce rifornimento e partenza per la seconda tappa, Terni, dove ci aspettano Claudio con il suo Super Dimona e Piero sul suo RF4.

Arrivati a Terni é ora di pranzo ed il ristorante anche se ufficialmente chiuso dal giorno prima, ci rifocilla egregiamente, con un servizio veramente impeccabile e prezzi contenuti. A questo punto dopo un po' di siesta, facciamo rifornimento e ripartiamo per la nostra tappa finale per la giornata, Benevento, dove ci aspetta Vincenzo, che come sempre ci organizza tutto, dal rifornimento al posto per mangiare e per dormire, nella foto mentre ci porta le taniche di benzina.

Cena pantagruelica, con le pizze a due piazze della pizzeria vicino all'aviosuperficie (e guai a chi non le finisce, viene cazziato dalla proprietaria) quindi trasporto fino al nuovo agriturismo su per le colline per la nottata. La mattina sveglia di buon'ora (si fa per dire) e preparativi per la seconda giornata di volo che ci porterà fino a Caronia, tappe previste Scalea e poi diretti a Caronia. Anche in questa tratta tutti spazi G, con la sola eccezione di Lamezia, dove comunque basta chiamare in entrata ed in uscita e ti lasciano fare quello che vuoi senza tante manfrine. Partenza dunque per Scalea, aviosuperficie con aspirazioni da aeroporto, dove scopriamo che stanno effettuando dei lavori per farsi autorizzare come aeroporto, quindi quando ci sentono iniziano ad andare i fibrillazione (tanti aerei insieme per loro é un evento eccezionale, normalmente non c'é mai nessuno) comunque passato il panico dei primi momenti (atterrate di qua, no di là, aspettate che spostiamo le macchine) atterriamo e riforniamo, quindi andiamo negli uffici per le pratiche burocratiche (sono aviosuperficie ma fanno le pratiche come se fosse un aeroporto intenazionale) dove ci spiegano che stanno facendo i lavori appunto per passare aeroporto, per cui sono semi chiusi, comunque per scusarsi del disagio ci offrono una deliziosa anguria fresca che accettiamo ben volentieri.

Siamo in 6, Claudio si é unito a noi, mentre Piero ci ha accompagnato solo un pezzo poi é tornato indietro, partiamo per l'ultima tappa, via Lamezia, Gioia Tauro e poi via per Caronia, sul mare al di fuori dei CTR di Messina e Reggio Calabria.

Decolliamo per l'ultima tappa, da Scalea a caronia, via Lamezia, Gioia Tauro e quindi il mare sotto i 3000 piedi per rimanere fuori dei CTR di Reggio Calabria, tutto procede tranquillo, anche se Ed ha un po' di apprensione per la lunghezza della tratta (con 30 litri di carburante ha circa 2h30 di autonomia e la tratta prevede circa due ore di volo) comunque raggiungiamo l'aviosuperficie nei tempi previsti e nel serbatoio rimangono ancora almeno 8 litri, quasi un'ora di volo.

Eccoci finalmente arrivati, Miro non sta più nella pelle, Renato pianta subito la tenda per dormire in riva al mare insieme a Roberto, gli altri, me compreso, preferiscono un comodo albergo. Arrivano le vivande, gentilmente preparate e portate da Graziella, la moglie di Miro, e ci rimpinziamo di panini insalatone, salumi e chi più ne ha più ne metta. Naturalmente Miro deve assolutamente far provare in volo il suo nuovo acquisto a tutti i suoi amici locali, quindi inizia un viavai di decolli ed atterraggi, mentre qualcuno di noi se ne va a fare il bagno.

Ovviamente alla sera siamo tutti ospiti di Miro e Graziella che ci hanno preparato una tavola piena di leccornie alle quali é difficile dire di no, compresa la famosa granita siciliana per dessert. Finiti gli abbuffi, tutti a nanna, il giorno dopo ci aspetta un giro sulle isole Eolie.

Come da programma, il giorno dopo, si va a fare un giro sulle Eolie, siamo solo in quattro perché in due hanno deciso di restare a spiaggia a fare il bagno, così partiamo per sorvolare le tre più grosse, Vulcano, Salina e Lipari, che sono anche le tre più vicine e che non danno problemi di autonomia per nessuno, così possiamo vedere dei paesaggi veramente meravigliosi con il cono del vulcano fumante e pieno di colate sulfuree (si sentiva anche l'odore dello zolfo), quindi ritorniamo alla base per pranzo e per preparare gli aerei per il giorno dopo, con tutta calma e tranquillità.

Naturalmente di nuovo cena pantagruelica di addio, non poteva essere diversamente, quindi tutti a dormire per essere freschi e riposati al mattino, pronti per un decollo molto mattiniero, perché ci toccava un lungo tragitto per andare a trovare un amico fino in Puglia.

Eccoci pronti per il ritorno, rotta prevista Caronia - Scalea - Pulsano per trovare un amico basato a Manduria che però é corta per i nostri motoalianti. Il volo é veloce e senza inconvenienti, a Scalea ci aspettano già, e questa volta ci fanno ripartire in un'attimo, giusto il tempo di rifornire, pagare e decollare. Per andare a Pulsano dobbiamo passare nel CTR di Grottaglie e di Gioia del Colle, che contattiamo senza alcun problema, solo con Grottaglie inizialmente non riusciamo a fargli capire che i motoalianti sono aeromobili di AG, ma poi dopo un po' di discussioni ci fanno passare direttamente sull'aeroporto diretti per Pulsano dove ad attenderci c'é Antonio, in posa nella foto con noi che riforniamo.

Naturalmente anche qui siamo ospiti del mio amico che ci mostra la bella aviosuperficie e quindi ci invita a pranzo nel vicino paese. Anche qui da mangiare a volontà, anche se abbiamo cercato di trattenerci visto che avremmo dovuto riprendere il volo poco dopo, comunque tutti piatti a base di pesce, una vera leccornia.

Pomeriggio, é di nuovo ora di ripartire, per la sera ci aspettano di nuovo a Benevento, quindi tutti in aviosuperficie pronti al decollo (con un po' di vento, ma non troppo).

Dopo aver salutato e ringraziato Antonio ripartiamo per Lavello, tappa intermedia per rifornire, contattiamo di nuovo Grottaglie, quindi Gioia del Colle che ci accompagna fino fuori dal CTR e poi ci lascia liberi. Svolazziamo come al nostro solito non troppo alti (per qualcuno siamo troppo bassi) sulle colline fino a raggiungere Lavello, dove ci stanno aspettando per rifornire. Ma chi lo ha detto che al sud non si trova la benzina, basta chedere, normalmente in tutte le aviosuperfici la si trova o ti aiutano a trovarla, e sono sempre estremamente gentili e collaborativi.

Inizia ad essere tardi, il sole inizia a diventare basso, decolliamo in fretta per Benevento dove ci aspetta Vincenzo per rifornire i nostri mezzi di benzina e noi di cibarie. Ci arriviamo in meno di un'ora, con un volo abbastanza impegnativo a causa del sole basso in fronte che oltre a dare fastidio crea una visuale un po' distorta del terreno collinoso sul quale stiamo volando, ma dopo un po' eccoci in vista dell'aviosuperficie "Olivola" di Benevento. Riforniamo subito per essere pronti presto al mattino, quindi solita trafila, pizzeria e agriturismo.

L'indomani si parte presto, le tappe previste sono le stesse dell'andata, Terni, dove lasciamo Claudio che se ne torna a Rieti, base del suo motoaliante mentre noi riforniamo, poi nuovamente Pavullo dove ci fermiamo per pranzo. Di nuovo rifornimento e partenza per casa, ad Envie, dove arriviamo in un paio d'ore, giusto il tempo di riposarsi un poe mettere in hangar i nostri gioiellini.

Niente male, cinque giorni di volo, un po' più di venti ore volate, una meteo che neanche avessimo voluto avrebbe potuto essere migliore (una settimana di bel tempo continuo su tutta l'Italia é quasi un miracolo) il tutto con costi decisamente contenuti (i nostri motori bevono una media di 11 litri/ora a 150 Km/h) e una compagnia invidiabile ed internazionale.

E soprattutto FINALMENTE Miro ha il suo giocattolo a casa ........

Ed ora un po' di Backstage ..........

Ed e Rob che mettono a punto il Fournier RF3 che Ed userà per il viaggio, durante l'annuale abbiamo trovato dei trucioli di alluminio nel filtro dell'olio quindi abbiamo sbarcato ed aperto il motore per scoprirne la causa. Tempi di intervento, tra smontaggio, apertura del motore richiusura rimontaggio e prova: un giorno!

Il motore in sala operatoria. Nel giro di mezza giornata é stato aperto, sostituiti i cuscinetti di banco, verificato che tutto fosse integro, rimontato e provato, Ed era veramente impressionato il suo motore (uguale, anche lui ha un RF3 in Inghilterra) é da mesi fermo nell'officina meccanica per la revisione .....

Ed con la sua macchina nuova, ha assolutamente dovuto venir giù dall'Inghilterra in decapottabile per apprezzarne le doti. Che voglia e che passione! il viaggio gli é costato 10 volte di più di un volo Ryanair da Stansted a Torino ...... alla passione non si comanda. Però ha potuto collaudare la capote elettrica sotto la pioggia italiana, già, perché appena tornati dopo due giorni si é messo a piovere ....

Qui siamo a Pulsano dove accanto all'aviosuperficie c'é un agriturismo con degli animali, Renato, appena visto questo, si é subito innamorato ......... non lo lasciava più in pace, povero asinello.

Questo é miro, che sopraffatto dalla gioia di avere il suo aereo sta cercando di soffocarsi con il gelato .... colto sul fatto ...

Questo é Bobi, che a forza di rimanere in spiaggia con Renato ha iniziato a comportarsi in modo strano .....

Questo é Renato, detto "Rompilo" l'ottavo nano di Biancaneve, con il giubbotto salvagente sulle colline, non si sa mai che possa cadere in una pozzanghera .....

E questo é Rob, che pur avendo la licenza di Volo a Vela non ha l'abilitazione al motoaliante quindi ha dovuto fare il passeggero di Renato (Povero Rob)

Concludendo il giro é stato bellissimo e verrà ripetuto nei prossimi anni, magari con variazioni dei tragitti e magari con un giro della Sicilia ed é la dimostrazione che SI PUO' FAREEEEE senza bisogno di essere dei super eroi né di avere super macchine o super tecnologie, basta una cartina ed un GPS e soprattutto una buona compagnia.

Buoni voli a tutti

Eugenio